(ANSA) – NAPOLI, 28 FEB – “Non può essere minimamente
pensabile che la soluzione dei problemi segnalati e degli
squilibri territoriali possa venire da un’operazione di
ingegneria istituzionale qual è quella dell’autonomia
differenziata, il cui disegno di legge è stato da poco approvato
dal Consiglio dei Ministri”. Lo ha sottolineato in occasione
dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della
sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania,
Michele Oricchio.
“Nella narrazione che ne fanno i sostenitori una maggiore
autonomia delle regioni sarebbe in grado di migliorare
l’efficienza di tutte le amministrazioni locali e troverebbe
fondamento nel cosiddetto residuo fiscale – spiega – Si tratta
di affermazione destituita di fondamento in quanto il sistema
fiscale italiano è espressione di una geografia che non coincide
con la geografia economica del Paese. Intere zone – in patente
violazione dei principi sanciti dall’art.3 della Costituzione -
sarebbero condannate a restare senza risorse a meno che non si
provveda a determinare maggiori dotazioni finanziarie (ma con
quali fondi?) per assicurare i livelli essenziali delle
prestazioni. Non si comprende come si potrà sostenere il
riequilibrio territoriale”. (ANSA).
Presidente Campania, maggiori squilibri territoriali
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA