Ministro Bernini a Napoli per inaugurazione dell’anno accademico


(ANSA) – NAPOLI, 20 GEN – “E’ per noi un onore essere in
questa città e rappresentare la sua tradizione culturale che è
molto elevata. Ci sono sempre nuovi indirizzi; una Università
non rimane mai ferma per quanto riguarda le competenze che
forma, rimane fedele alle sue radici, all’idea del pensiero
critico, di una formazione forte ma adegua le competenze e il
mix dei saperi e, in questo modo, crea curricula nuovi per le
nuove generazioni perché possano andare verso il futuro con
piena competenza e professionalità”. Il rettore dell’Università
Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, sintetizza così lo
stato attuale dell’Ateneo napoletano in occasione
dell’inaugurazione del suo Anno accademico alla presenza del
ministro Anna Maria Bernini, e, fra gli altri, del
sottosegretario Pina Castiello e del sindaco, Gaetano Manfredi,
oltre che di diversi esponenti del mondo universitario. Una
inaugurazione caratterizzata anche dal ‘battesimo’ del nuovo
corso di laurea magistrale in Digital Humanities per le materie
letterarie e i beni culturali. Green economy e transizione
digitale sono due delle nuove sfide che la più antica libera
Università italiana vuole portare avanti. Humanities and
Technologies è il binomio con il quale il Suor Orsola negli
ultimi 15 anni, come ha spiegato d’Alessandro, “ha intensificato
gli investimenti sulla didattica e sulla ricerca in tutti quei
campi del sapere umanistico in cui la conoscenza diventa il
motore di relazioni produttive tra comunità, valori e luoghi e
aiuta l’uomo a vivere meglio”. Guardando in particolare ai
processi di design per l’innovazione, alla green mobility, alle
tecnologie per la pedagogia innovativa e per la fruizione del
patrimonio culturale e alle nuove frontiere delle digital
humanities per le industrie culturali e creative.
   
Dal canto suo il ministro Bernini ha detto: “Il Suor Orsola
Benincasa ha dimostrato di essere al passo con i tempi. Adesso
Scienze e Scienze Umane sono parte di uno stesso pacchetto
formativo che deve essere sempre più diffuso e sempre più
conoscibile. E’ importante che gli studenti sappiano che per
loro c’è un futuro di lavoro, nuovi lavori e che, soprattutto,
le Università sono pronte e attrezzate per formarli
adeguatamente”. (ANSA).
   

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