Maestro Grima, contributo per luogo per troppo tempo trascurato
(ANSA) – NAPOLI, 20 GEN – Sarà il concerto “Benvenuto anno
nuovo”, proposto dall’Orchestra Discantus, ad inaugurare nella
Chiesa di San Giorgio Maggiore a Napoli sabato 21 gennaio, alle
20.30, la rassegna “Forcella in musica”. Protagonisti saranno il
soprano Martina Sannino e il tenore Stefano Sorrentino, diretti
dal maestro Luigi Grima – che firma anche la rassegna – pronti
con l’Ensemble a misurarsi con un mix vario che vedrà
protagoniste le più celebri canzoni napoletane d’autore, alcune
tra le più famose arie d’opera e non
solo, come annunciano gli organizzatori della kermesse.
“Si passeggerà con disinvoltura da quella che viene
considerata la prima vera canzone napoletana dell’epoca moderna,
Te voglio bene assaje, alle struggenti note di Era de maggio, da
una
brillante canzone di Tosti, Marechiaro, ad uno spumeggiante
Donizetti, Me voglio fa na casa, per poi giungere al lirismo di
Puccini e Verdi con alcune tra le loro più celebri arie d’opera”
si evidenzia ancora. Cinque, in totale, gli appuntamenti di
“Forcella in musica”, in programma nella chiesa guidata da Padre
Carmelo Raco realizzati in sinergia con l’Arcidiocesi di Napoli,
il patrocinio del Comune, attraverso l’assessorato al Turismo, e
l’Associazione Discantus. Dopo il 21 gennaio, la rassegna
proseguirà sabato 11 febbraio con “Musiche dal mondo” col duo
Colbran, formato da Alba Brundo all’arpa e dal soprano Giulia
Lepore; mentre il 18 marzo sarà la volta di Raffaello Converso
in concerto, con Franco Ponzo alla chitarra. Il primo aprile,
invece, è in calendario “Crux Fidelis” con il Coro Vocalia
diretto da Luigi Grima; a seguire, il 6 maggio, “Jazz vagabondo”
con Valentina Ranalli voce e Carlo Lomanto alla chitarra. “Un
primo passo, per la storica chiesa partenopea, che si avvia a
diventare un presidio costante di
cultura e socialità” afferma Luigi Grima. “Assieme ai tanti
musicisti presenti nella rassegna, vogliamo cosi dare un
contributo al rifiorire di un luogo per troppo tempo trascurato,
luogo complicato ma sorprendente, ricco di storia e di
folclore, di luci ed ombre, di grande vitalità e di indolenza,
il Rione Forcella, appunto” aggiunge il maestro Grima. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA