In fondo alla classifica le province del Sud: male anche Reggio Calabria e Crotone
La mappa della sostenibilità delle province italiane – sempre definita in base all'indice che sintetizza la componente economica, sociale e ambientale – conferma l'ampio divario che esiste tra il Nord e il Sud della Penisola. Se Milano, Bolzano, Padova, Trento, Treviso e Bergamo sono le province più sostenibili a chiudere questa classifica ci sono Siracusa, Vibo Valentia, Agrigento, Reggio Calabria, Crotone e Caserta.
E' quanto emerge dal secondo Rapporto Italia Sostenibile di Cerved nel quale si precisa che le prime province per indice di sostenibilità economica sono tutte al Nord. La sostenibilità sociale è fortemente correlata a quella economica: le prime dieci province, con la sola eccezione di Pisa, sono al Nord, a partire da Milano, Padova e Bolzano; le ultime risultano Crotone, Reggio Calabria e Caserta. In particolare, nelle province del Sud è più alta la quota di famiglie a rischio di esclusione sociale: se infatti esiste un Centro-Sud resiliente, come le grandi aree urbane di Bari e Napoli, che pur con livelli di sostenibilità medio-bassi possono contare su un sistema produttivo vitale, importanti infrastrutture e istituzioni formative, le intere Calabria e Sicilia e ampie aree di Campania e Puglia mostrano tessuti produttivi deboli e vaste sacche di fragilità sociale.
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