Una città con un immenso patrimonio storico e culturale e ben tre siti UNESCO che ricadono nel suo territorio: la Reggia, il Belvedere Reale e l’Acquedotto. In questa guida scopriremo cosa fare e cosa vedere a Caserta, in Campania.
La città campana di Caserta è nota soprattutto per la sua eccezionale Reggia Borbonica, che, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all’Acquedotto Carolino, è inserita dal 1997 nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Ma Caserta non è solo questo.
La città, infatti, attira migliaia di turisti l’anno per le sue bellezze architettoniche situate nel centro storico e per il borgo medievale di Casertavecchia, nucleo originario di Caserta. L’odierna città era, prima della costruzione della reggia, un villaggio denominato La Torre, nome derivante da una torre degli Acquaviva d’Aragona.
La storia di Caserta inizia all’epoca dei Sanniti che fondarono il primo insediamento nel 423 s.C. con il nome di Calatia. Passando all’epoca medievale, sappiamo che nel XI secolo Caserta era una realtà già esistente poiché gli abitanti di Calatia furono costretti a scappare per la distruzione di Pandone il Rapace, a capo dei Longobardi di Capua. Nell’863 fu lo stesso Pandone a erigere una torre come simbolo di conquista. Durante i Longobardi, si formò il nucleo urbano attorno alla torre. Il centro cittadino intorno a piazza Vanvitelli era chiamato Torre.
La città fu a lungo contesa da Napoli, Salerno e Capua. Dopo la conquista angioina, Caserta passò nelle mani di vari signori, tra cui i Della Ratta. Acquisita dai Caetani per via dinastica nel Seicento, Caserta fu da questi venduta ai Borbone di Napoli. Questi, in particolare il suo re Carlo III, pensarono di costruirvi la reggia borbonica, a partire dal 1750.
Oltre al centro di Caserta e gli altri monumenti cittadini, il patrimonio artistico comprende anche il Belvedere di San Leucio, l’Acquedotto e il borgo medioevale di Casertavecchia. Caserta dunque offre tutto il necessario per una visita che non potrà concludersi in un solo giorno. Conoscere la città e la sua antica storia richiede tempo, meglio prendersi almeno un weekend.
Dopo questa rapida introduzione, andiamo ora a scoprire cosa fare e cosa vedere a Caserta, le attrazioni e i luoghi d’interesse da non perdere assolutamente.
La Reggia di Caserta, detta la Versailles italiana, è una residenza reale dei Borbone delle Due Sicilie, iniziata nel 1752, su progetto di Luigi Vanvitelli e conclusa nel 1845. Fa parte del suo immenso e splendido complesso il Palazzo Reale. L’edificio presenta 5 piani, per un totale di 1200 stanze, una facciata con colonne in marmo di Carrara e 1742 finestre.
All’interno vi sono magnifici ambienti decorati riccamente come lo Scalone, la Cappella Palatina, la sontuosa Sala del Trono e gli appartamenti del Re. La Reggia è circondata da un parco di 120 ettari che comprende il Giardino all’Italiana con splendide fontane, alimentate originariamente dall’acquedotto Carolino, il bosco vecchio dove sono ubicate la Peschiera e la Castelluccia, e un Giardino all’Inglese con rovine romane provenienti da Pompei, il Bagno di Venere e molte altre attrazioni.
A nord della Reggia sorge il Belvedere di San Leucio, un complesso monumentale voluto dal Carlo di Borbone re di Napoli e Sicilia. Fu concepito come una comunità autonoma dotata di appartamenti reali, il giardino all’italiana e il Museo della Seta, dove è possibile ammirare i macchinari del Settecento con i quali si realizzava la seta diventata famosa in tutto il mondo.
Intorno alla seteria fu costruito un villaggio avveniristico per l’epoca, in quanto seguiva il modello di giustizia ed equità dell’età dei Lumi: le maestranze vennero alloggiate in abitazioni dotate di acqua corrente e servizi igienici, tutti potevano godere di una cassa comune “di carità”, dove ognuno versava una parte dei propri guadagni. Non c’era nessuna differenza tra gli individui e tra uomo e donna. Non esisteva la proprietà privata, anziani e infermi avevano diritto all’assistenza.
L’acquedotto Carolino, detto anche acquedotto di Vanvitelli, fu costruito per alimentare le seterie di San Leucio e tutto il complesso della Reggia di Caserta. Le sue acque provengono dalle falde del monte Taburno e venivano trasportate per lo più con un percorso interrato, per 38 chilometri. All’opera lavorarono i più stimati studiosi e matematici del regno di Napoli come Luigi Vanvitelli. La costruzione dell’Acquedotto fu guardata dall’intera Europa con ammirazione tanto da essere riconosciuta come una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo.
Particolarmente interessante dal punto di vista architettonico e dal 1997 patrimonio mondiale UNESCO, è il ponte, perfettamente conservato, della Valle di Maddaloni. Si tratta di una imponente struttura a tre ordini di arcate che si reggono su 44 piloni, per una lunghezza di 529 metri e un’altezza massima di 55,80 metri. Al momento della sua costruzione risultava il ponte più lungo d’Europa ed ha resistito ai terremoti verificatosi in zona.
Casertavecchia è un borgo medievale di origine longobarda che sorge alle pendici dei monti Tifatini, appena fuori Caserta. Principale nucleo urbano della città durante il Medioevo, è oggi tra i monumenti nazionali italiani. Questo bel borgo presenta case in pietra e i tipici vicoli stretti e acciottolati, piazzette e attrazioni tra cui il castello, il duomo e la chiesa dell’Annunziata.
Il castello di Casertavecchia risale a un’epoca precedente il 1277 e oggi ne è conservata solo una parte, con le sue torri e l’antico mastio. Il resto del complesso è in stato di rudere. Il duomo di San Michele Arcangelo è il principale luogo di culto di Casertavecchia e la sua prima menzione scritta risale al 1113. Oggi tuttavia presenta uno stile gotico, anziché romanico, a causa dei numerosi rifacimenti subiti.
La Cattedrale di San Michele Arcangelo, conosciuta anche come Duomo, è il principale edificio di culto di Caserta. Voluta dal re Ferdinando, la cattedrale deriva dall’ampliamento della chiesa della Madonna Annunziata, effettuato nel 1822. Ebbe una storia assai travagliata, molti furono gli architetti che vi lavorarono e l’opera fu conclusa solo nel 1842.
In città figurano molte altre chiuse da visitare ma segnaliamo in particolare, per l’interesse storico, l’antica abbazia di San Pietro ad Montes, situata in località Piedimonte, lungo la strada che conduce a Casertavecchia e il Complesso medievale di San Vitaliano. Quest’ultimo si trova in frazione Casola, ai piedi del borgo di Casertavecchia. L’eremo risale a un’epoca precedente il 1113. Da poco restaurato, lungo la stretta strada che porta all’edificio, si possono ammirare le numerose cappelle dedicate a San Vitaliano.
Piazza Carlo di Borbone, situata all’ingresso della città, è intitolata al re di Napoli che fece costruire la Reggia. La piazza, realizzata in un’area verde, è enorme ed è tra le più grandi d’Europa. Piazza Matteotti o piazza del Mercato è una delle principali e più antiche piazze della città, così come Piazza Vanvitelli dominata dal palazzo cinquecentesco della casata degli Acquaviva, la grande villa comunale con al centro un monumento a Luigi Vanvitelli e una grande fontana.
Piazza Dante è molto antica, ha una forma simmetrica con quattro palazzi con bei porticati dove si trova un antico cafè. Piazza Duomo è caratterizzata dalla imponente mole della cattedrale, della chiesetta di San Giovanni e del Palazzo delle Poste. Piazza Sant’Anna è lo spartiacque tra il centro storico e la zona sud e deriva il nome dalla presenza del santuario di Sant’Anna, patrona della città.
L’Oasi WWF Bosco di San Silvestro è un’oasi di 76 ettari che comprende quelle che venivano chiamate le “Reali delizie”, cioè la Reale Tenuta di San Silvestro, San Leucio, il Parco Reale e il Giardino all’Inglese della Reggia di Caserta. Situata a nord del complesso monumentale, si estende sulle due colline contigue di Montemaiulo e Montebriano.
L’Oasi è caratterizzata da bosco costituito prevalentemente da leccio. Dove il bosco si dirada prevalgono alberi di olivo e arbusti tipici della macchia mediterranea. Presso l’Oasi si possono effettuare escursioni con guide e l’ingresso è situato in Via Giardini Reali 1/bis, nella frazione San Leucio di Caserta.